Waves Of Freedom Switzerland

Comunicato stampa 29/09/2025 – Global Sumud Flotilla

I GOVERNI E I LEADER MONDIALI POTREBBERO
PORRE FINE AL GENOCIDIO OGGI STESSO

 

Porre fine al genocidio e alle sofferenze è una questione di moralità e volontà. Se lo volessero, i governi di tutto il mondo potrebbero fermare il flusso incessante di armi e denaro che lo Stato di Israele sta utilizzando per continuare a commettere questi orribili crimini di guerra e fare leva per porre immediatamente fine al genocidio.

Chiediamo ai governi di Turchia, Italia, Spagna e di tutto il mondo di trasformare i loro gesti di sostegno in impegni e azioni concrete. Accompagnate questa flottiglia fino alle coste di Gaza. Affermate il diritto al libero passaggio e all'accesso umanitario previsto dal diritto internazionale. Smettete di facilitare la spedizione di armi che alimentano il massacro e utilizzate invece le vostre navi, la vostra influenza e la vostra voce per proteggere la vita.

La marina turca, in coordinamento con la Mezzaluna Rossa, ha facilitato la consegna di ulteriori aiuti umanitari alla nostra flottiglia. Il governo italiano ha dispiegato una nave militare per navigare al nostro fianco, definendo la sua presenza “un atto di umanità”. La Spagna si sta preparando a unirsi con la propria nave/flotta militare. L'Italia ha anche proposto di consegnare gli aiuti attraverso Cipro, con la mediazione del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Sedici governi hanno ora rilasciato dichiarazioni di sostegno alla flottiglia e al suo passaggio sicuro.

Ma dobbiamo chiederci: quanti di questi governi e di altri stanno facendo tutto il possibile per fermare questo genocidio, porre fine all'assedio, interrompere il flusso di armi che lo rendono possibile? I governi sono pronti a parlare di protezione dei propri cittadini in mare, ma molti rimangono in silenzio, o peggio, complici, quando si tratta dell'uccisione dei palestinesi sulla terraferma.

È proprio a causa di questa mancanza di azione da parte dei governi che questa e altre flottiglie hanno dovuto esistere. Ogni giorno delle persone si mettono in pericolo perché i governi hanno ripetutamente fallito nell'agire. E quando quegli stessi governi inviano navi per proteggere i propri cittadini, o propongono deviazioni come Cipro, non fanno altro che rivelare la verità: hanno la capacità di porre fine a tutto questo, ma hanno scelto di non farlo, rifiutandosi di affrontare proprio quei crimini che rendono necessarie queste missioni.

Ognuna di queste azioni – inviare navi, rilasciare dichiarazioni, proporre piani di diversione – dimostra che i governi hanno i mezzi, la legittimità e la responsabilità di agire. Ciò che manca è la volontà politica di portare a termine questi passi: non solo proteggere i cittadini, non solo deviare gli aiuti, ma porre fine all'assedio stesso, difendere l'umanità del popolo palestinese e fare tutto il possibile per porre fine al genocidio.

Ringraziamo i lavoratori portuali, i sindacati e gli organizzatori di base la cui perseveranza ha contribuito a rendere possibile questo momento. La loro mobilitazione ricorda al mondo che è il potere del popolo che costringe i governi a fare ciò che è giusto. È ora che i governi e i leader mondiali agiscano, chiedano la fine delle sofferenze e pongano fine alla loro complicità.

Questa flottiglia non ha solo lo scopo di fornire aiuti umanitari urgenti a una popolazione che viene intenzionalmente affamata sotto gli occhi del mondo. Si tratta di rompere un blocco, porre fine alla storia di uccisioni e mutilazioni impunite da parte di Israele, smascherare la complicità e affermare che i palestinesi, come tutti i popoli, hanno diritto alla dignità, all'autodeterminazione e a una pace giusta. I popoli d'Europa, della Turchia e di altri paesi hanno già dimostrato il loro coraggio. Ora è il momento che i governi del mondo facciano altrettanto.

📥 Scarica il comunicato stampa (in inglese e francese)

 

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